Social Network Dipendenza

Buongiorno e buon 2016 a tutti.

ricominciamo a scrivere dopo giorni di assenza dovuti alle feste natalizie.

socialL’argomento che oggi vorrei trattare riguarda la nostra dipendenza da internet, telefonini, Social Network ecc.

Quanti di noi riuscirebbero a resistere per qualche giorno o addirittura per qualche ora senza consultare il proprio smartphone a caccia di notizie o per rimanere in contatto con gli amici sul nostro Social Network preferito?

Io lo ammetto sono il primo a non poterne fare a meno. Ormai tutto ciö fa parte della nostra vita quotidiana, e ci sembra impossibile vivere senza.

Si trovano molti articoli sul web riguardo la dipendenza (ad esempio) da Facebook, dove ormai 9 persone su 10 hanno un profilo.

Molte persone passano molte ore su questo Social Network a tal punto che in campo medico viene considerata una vera e propria patologia.

Naturalmente vorrei trattare questo argomento in prima persona in quanto anche io sono passato attraverso forme di dipendenza da internet , senza riportare spezzoni di post di altri blog.

Ho conosciuto la mia Mary sul web diversi anni fa, quando ancora Facebook era ai primordi.

sl

Mi ero iscritto ad un “gioco” che si chiama SecondLife  (Seconda Vita). In questo social interattivo puoi crearti un avatar a tua immagine e somiglianza e farlo muovere in un mondo virtuale. Un mondo molto coinvolgente, tridimensionale colorato dove gli avatar possono interagire. Naturalmente questi “pupazzi” possono, chattare, parlarsi ecc.

Passavo molte ore su questa piattaforma, che assorbiva la mia mente . Passavo molto tempo  dentro questo mondo virtuale, che giorno per giorno mi prosciugava tutte le mie energie. Arrivavo addirittuara a starci quasi 20 ore al giorno senza rendermene conto. Assurdo !!!

Tutto questo mi portava (senza che io ne ne avessi la piena consapevolezza) a trascurare quella che era la mia vita sociale e lavorativa. Al tempo ero titolare di un bar in provincia di Ferrara.

Ormai ero immedesimato ed assorbito in questo mondo, e senza rendermene conto la terra mi stava franando sotto i piedi.

Poi ho conosciuto Mary (non tutti i mali vengono per nuocere) per caso in una di queste piazze virtuali di Secondlife. Io ero in Italia ai tempi, mentre Mary, viveva in Germania. La cosa positiva, era che potevamo incontrarci nella nostra Second Life . Una cosa che subito abbiamo fatto, e’ stata quella di scambiarci le nostre foto reali al fine di non trincerarci dietro  quel pupazzo tanto caro ed amato.

Dopo un po di tempo abbiamo pero’ incominciato a vederci su Skype, e di conseguenza piano piano a distaccarci da quel mondo  che fino ad allora ci aveva come rapiti , ritornando nel mondo reale.

Non vorrei dilungarmi molto sulla mia storia, ma oggi riguardandomi alle spalle posso chiedermi e darmi una risposta sul perche’ di questa dipendenza e dei problemi che puo’ procurare un problema come questo.

Oggi per fortuna mi sono disintossicato e mi capita spesso di osservare persone che non rendendosene conto hanno questo problema. Guardate i giovani per esempio, che mentre camminano per strada, hanno la testa abbassata sul telefonino

Allora poniamoci tutti alcune domande:

Che utilita’ hanno questi social? Possiamo comunicare tra di noi anche  senza usare questi mezzi? La comunicazione tra esseri umani in futuro avverra’ esclusivamente trincerandoci dietro un pc?

Isolarci dal mondo virtuale ci fa cosi’ paura? Abbiamo bisogno necessariamente di una connessione internet per vivere?

Vorrei augurarmi di no anche se per le nuove generazioni nate nell’era di Internet, queste mie parole potranno sembrare scritte da un vecchietto ormai decrepito che di tecnologia non ne capisce nulla.

Ma non e’ cosi…..anzi!!!

Cia a presto Andreas Maranini

 

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